Ecco il programma definitivo per la visita a Pavia e Certosa il 15 settembre
Ore 7,30 partenza da Albate – p.zza Tarticchio sosta a Trecallo al Rotondello Ore 9,00 arrivo a Pavia, visita a: -Castello Visconteo (esterno) -S. Pietro in Ciel d’Oro -Cortili storici dell’Università -Piazza della Vittoria con Broletto medioevale (esterno) -Piazza del Duomo e Duomo -Chiesa di San Michele -Ponte Coperto
ore 12.30/13 pausa per il pranzo (libero)
ore 14,30 ritrovo per spostamento Certosa di Pavia e a seguire visita alla Certosa
ore 17,00 rientro al Albate per informazioni telefonare a: Giovanna orario di cena 031/590926 Maria 348/3451600 Giovanni 348/7802359
E’ ormai un evento tradizionale quello di proporre a fine maggio/inizi giugno una ricognizione a due delle cascine della tradizione rurale di Albate. Quest’anno, il 2 giugno ci siamo ritrovati alla cascina Maséé con un folto gruppo di persone che, per la maggior parte, affrontavano il percorso per la prima volta. Un percorso arricchito dalla analisi delle carte storiche del catasto teresiano che ha permesso di scoprire nel disegno del 1722 il reticolo originale delle strade di oggi e la presenza di alcune cascine ( quella del Maséé ben evidenziata). La struttura architettonica della cascina a pianta rettangolare come la classica cascina lombarda dà conto di un’organizzazione agricola e familiare basata sul duro lavoro dei campi, in cui tuttavia la vita dei singoli e delle famiglie si intrecciava nei tempi e nei luoghi del cortile centrale: la curt.. Il Maséé, pur destinato a funzioni pubbliche, rivela ancora oggi una lezione di tempi antichi: se, anziché restaurarla sapientemente, l’ Amministrazione comunale avesse dato retta a qualche mugugno locale avremmo oggi al suo posto un anonimo edificio di fine Novecento. Come è bello allora conoscere nomi di persone e Associazioni ( l’Agorà in primis) che si fecero carico allora di sostenere il progetto di restauro!! L’altra tappa al Mirabello. Il rustico attiguo alla villa Elisa, tuttora in funzione, ci dà immagine concreta della vita contadina: a partire dagli animali allevati con passione genuina dal Giovanni (le mucche, i vitellini, i pulcini,le galline, i galli…) passando per gli oggetti d’uso rurale (la capia, ul giuff, i lööv), gli odori, le pitture devozionali. E poi la scoperta: basta un piccolo cammino di pochi minuti per ritrovarsi in un luogo fiabesco, con vista panoramica sulla zona sud di Como e sulla catena delle Alpi, nello sfondo imponente. Sguardi meravigliati e felici della scoperta, ed un ooooooh di stupore sincero. Ed infine il piacere di stare insieme: sullo spiazzo del roccolo ecco il piccolo rinfresco rustico con i prodotti genuini preparati da Agorà e la grigliata stuzzicante che con cortesia ospitale i padroni di casa, i signori Capitani, apparecchiano a piacevole suggello di un appuntamento divenuto ormai tradizione amicale. Un modo per dire che sapere e sapore vanno di pari passo, e non solo per etimologia dei termini.
La Como che non sapevo Metti un tranquillo lunedi all’ora di cena, lo squarcio a sorpresa di una vera primavera, con luce brillante e radente, un gruppo sorridente di persone varie e incuriosite e una città che rivela la sua storia. Basta saper guardare. Piazza Roma: alzando gli occhi ritagli di affreschi e nobili portali evocano le grandi famiglie comasche mentre di lato, un po’ in sordina, resistono le arroganti mura viscontee. Pochi passi e incontriamo l’abside di San Giacomo, elegante e semplice romanico, stretto tra le case e a distanza di un braccio dalla finestra di una accogliente signora di origini albatesi. E’ già buio quando ci avviciniamo al Duomo (ma abbiamo fatto in tempo a vedere la cupola al tramonto da una prospettiva che ha da rimanere segreta). Lo ammiriamo alle spalle, da piazza Verdi, dove gli stili architettonici più diversi stanno in dialogo armonico e ci commuoviamo al racconto delle sue statue, le più alte e nascoste, rifinite da sconosciuti scalpellini in ogni dettaglio, con la cura che si ha per ciò che si ama. Le strade cominciano a svuotarsi e saliamo verso piazza San Fedele. Ogni incrocio ad angolo retto dichiara la fondazione romana della città. Dietro la basilica, a un passo dal parco giochi, una nevera, dove neve e ghiaccio conservavano i cibi fino a estate inoltrata. Piazza “Mercato del grano” e “Torre degli asini” ci raccontano di una città operosa e mercantile che si è evoluta senza perdere identità. Ultima tappa: il medioevo allo stato puro di via Vittani, non prima di aver scoperto un cippo, nella parte alta di via Diaz, a memoria di quando il lago, nel seicento e qualcosa, risalì profondamente la “sua” Como.
Mariagrazia
Como by nigth, Dopo un rinvio a causa delle condizioni atmosferiche, finalmente lunedì 13 c.m. con un gruppo di amici abbiamo potuto “gustare” una interessante visita, organizzata da Agorà, alla nostra città di sera. La nostra bravissima guida Prof.ssa Franca Aiani ci ha “portato nella storia” della città attraverso I Palazzi ed i resti a noi pervenuti. Dalle terme Romane, recentemente restaurate, alla Como medioevale, con la descrizione della cittadella fortificata ai tempi della decennale guerra con Milano, dai palazzi rinascimentali sino a quelli più recenti rappresentati dalla scuola razionalista, uno per tutti l’ex Palazzo del fascio attuale sede della Guardia di Finanza. Abbiamo cosi’ potuto scoprire interessanti scorci di città che normalmente non osserviamo dall’abside della Chiesa di S. Giacomo grazie alla gentile ospitalità della Sig.ra Cattaneo, alla visita di p.zza Verdi con la visione contemporanea di 4 importantissime opere che riassumono altrettanti stili e testimoniano epoche diverse vissute da Como: il già citato Palazzo del fascio, dall’architettura razionalista; il Teatro Sociale con la ottocentesca facciata neoclassica; l’abside del Duomo, settecentesca e la medioevale Torre Pantera. Una visita davvero interessante, merita di altre “puntate” per completare quanto purtroppo non si è potuto visitare per conoscere meglio ed apprezzare la nostra bella città.
Carlo
Martedì 7 maggio ore 20.30 visita guidata “Como notturna” – percorso per le vie di Como per scoprire quanto è bella la nostra città di sera e di notte. Iscrizione obbligatoria al 348.34.51.600 (Maria) – gruppo limitato a 25 partecipanti – il luogo del ritrovo sarà comunicato al momento dell’ iscrizione.
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