Visita Villa Reale di Monza – Domenica 10 aprile 2016
Dopo la splendida visita dello scorso anno
alla cappella della regina Teodolinda
Agorà, incontri culturali albatesi propone
Visita alla
VILLA REALE di Monza
Domenica 10 aprile
Dopo la splendida visita dello scorso anno
alla cappella della regina Teodolinda
Agorà, incontri culturali albatesi propone
Visita alla
VILLA REALE di Monza
Domenica 10 aprile
Ore 7.45 partenza da Albate
Ore 9.45 ingresso alla mostra (1°gruppo)
Ore 10.00 ingresso alla mostra (2° gruppo)
Ore 11.30 termine della visita guidata;
tempo libero a disposizione per chi volesse visitare l’esposizione permanente del MUDEC nello stesso edificio (l’ingresso al Museo delle Culture è gratuito sino al 31 agosto)
ore 12.45 partenza da Milano
ore 14.00 rientro ad Albate
Iscrizione obbligatoria : Maria 348.345.1600
Guida: dott.ssa Anna Nebuloni (Muse&Musei)
Il fascino dei mari del Sud esercitò un fascino potente sugli artisti della seconda metà dell’Ottocento e molti di loro lasciarono la Vecchia Europa per cercare un paradiso lontano dalla cultura del progresso occidentale. Tra coloro che ne subirono la potente fascinazione ci fu proprio Paul Gauguin, che nei suoi dipinti ritrasse scene simboliche, ma quotidiane della vita di Tahiti. Nella mostra al Mudec saranno messi in relazione ai dipinti documenti e tutta la sua produzione artistica, ispirata dall’arte Primitiva dell’Antico Egitto, dell’india e della Polinesia, sintomo di un impeto originario dell’artista verso una forma più autentica della vita.
Fuggito dalle norme di una tradizione orientata verso la “modernità”, vicino inizialmente all’arte impressionista, Gauguin negli ultimi anni della sua vita stravolge le regole facendosi guidare dai sensi e dagli studi sull’artePrimitiva. La sua pittura dal 1891 in poi divenne stilizzata, decorativa, sintetica, ma conservò intatta l’atmosfera delle terre paradisiache in cui si rifugiò e dei soggetti rappresentati. Sempre più vicino al simbolo, che mescolava ad una religiosità misteriosa, le opere del periodo polinesiano anticiparono l’espressionismo e il surrealismo, cariche com’erano di interrogativi potenti sull’esistenza.