Leggevamo ad Albate II edizione 6° incontro organizzato dal Corpo Musicale Albatese
Il presidente Guido Bocchietti del Corpo Musicale Albatese, ha dato il via al 6° incontro di “Leggevamo ad Albate II edizione” portando i saluti ai presenti. La banda di Albate ha detto va vista come una esperienza non solo del musicale “suonare insieme” ma allargata ad una esperienza di amicizia e condivisione. Ha successivamente indicato i prossimi programmi fra i quali l’anniversario dei 120 anni che verrà festeggiato in questo anno.
La serata è iniziata poi con il primo intervento musicale degli allievi della Scuola di musica della Banda di Sara, Morena e Michele che guidati dall’insegnante Alessandro Piccolo ha eseguito un brano del loro repertorio
Silvia, la più giovane lettrice in assoluto di Leggevamo, ha iniziato la serata leggendoci delle divertenti barzellette tratte da “Le più belle barzellette di tutto il mondo” . Abbiamo scoperto poi che Silvia delizia anche il papà con queste splendide barzellette prima di addormentarsi.
Marco ci ha presentato un brano tratto da “La Valmasimo” edizione Albatros . La Val Masino non ha bisogno di presentazioni: la sua bellezza, aspra ed unica, la rende assai nota al popolo di coloro che amano la montagna nei suoi diversi aspetti e risvolti. Negli ultimi anni diventata la patria dei Bouldering . Il Melloblocco, International Bouldering Meeting raduna a maggio migliaia di appassionati da ogni parte del mondo. Tante sono le leggende legate a questa zona . una fra tutte a Filorera siamo nel regno del mitico “Gigiàt”, l’animale fantastico che è un po’ una gloria locale, il simbolo di una comunità montana che ha difettato, per tanti secoli, di mezzi materiali, ma non certo di fantasia. Secondo le fonti più accreditate, che fanno capo ai due rifugi Gianetti ed Allievi, l’habitat dell’animale è rigorosamente circoscritto alle valli Porcellizzo, del Ferro, Qualido e di Zocca . Gli storici gestori dei rifugi di Val Masino da oltre un secolo narrano le sue gesta nelle serate di veglia.
Giovanna ha letto un brano di “Le antiche via – Un eologio del camminare“ di Robert Macfarlare Percorrendo a piedi sentieri noti e piste meno battute di Inghilterra, Scozia, Palestina, Spagna, Tibet, l’autore scrive un «elogio del camminare» che riaccende di vita l’antico legame tra la strada e il racconto, tra il camminare e il pensare. Macfarlane ha la capacità unica di prendere il lettore per mano come un compagno di strada e ridare un senso allo spaesamento di chiunque si mette in cammino, di ogni uomo che esce fuori per conoscersi dentro.Riallacciando l’ancestrale legame tra narratore e camminatore, Macfarlane compie il gesto piú semplice, eppure oggi anche il piú radicale: quello di uscire dalla sua casa di Cambridge e iniziare a camminare, a camminare e osservare, a osservare e raccontare.
Successivamente Cinzia ci ha presentato un racconto trovato nel web “Perle di saggezza”. Due uomini, entrambi gravemente ammalati, occupavano la stessa stanza di ospedale. A uno dei due era permesso di drizzarsi a sedere per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi nei polmoni. Il suo letto era proprio accanto l’unica finestra della stanza. L’altro uomo invece doveva starsene sdraiato tutto il tempo sulla schiena. I due uomini chiacchieravano all’infinito: parlavano delle loro mogli e le loro famiglie, la loro casa, il lavoro, l’impegno del servizio militare, o dove avevano passato le vacanze. La conclusione del racconto, seppur tragica, ci insegna come si sia tanta felicità nel rendere gli altri felici, nonostante la nostra propria situazione. Dividere i dispiaceri li mitiga, ma dividere la gioia, la raddoppia…. Se vuoi sentirti ricco, elenca tutte le cose che hai che il denaro non puo’ comprare. “L’oggi è un presente, ecco perché si chiama presente”…… Potete leggere il brano qui … http://www.bonolis.net/goccedisaggezza.htm
Giancarlo, sempre presente ai nostri incontri, ci ha presentato da “Bolle” di Marco Lodoli,
Diciannove racconti sul filo dell’illusione e della verità. Brevi storie che ci aprono al mondo dell’immaginazione, del sogno, delle speranze che sole possono aiutarci a vivere: bolle luminose tra i pungiglioni della vita.. I personaggi di Lodoli vanno in cerca di carezze; e aspettano gesti, fatti piccoli e semplici. «Si può mangiare in camera guardando il mare, e gli asciugamani sono grandi». Hanno desideri: “i miei ? dice Massenzio nel racconto “Aeroplani” ? per tanto tempo li ho immaginati come quei disgraziati partiti da chissà dove e ammassati su un rottame di nave, cercando di arrivare in un porto”.
Flavio ci invece proposto una brano tratto da “L’eco rispose “ di Hosseini Khaled.
Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c’è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all’isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l’una per l’altra.
Marina ha letto, tratto da “L’Antologia di Spoon River” due racconti. L’antologia è una raccolta di poesie che il poeta americano Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un immaginario paesino statunitense. La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River.La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee Masters, infatti, è che essendo per la maggior parte morti non hanno più niente da perdere e quindi possono “raccontare” la loro vita in assoluta sincerità.
I brani letti sono stati George Gray e Alexander Throckmorton che potete trovare qui….
http://vagheggiando.blogspot.it/2006/07/gli-epitaffi-di-edgar-lee-masters.html
Brani musicali hanno intervallato come sempre le letture.
Lorenzo, il maestro della Banda, ha ribadito come la “banda” non sia solo una esperienza amatoriale “del suonare insieme” ma una più ampia esperienza di amicizia e condivisione . Con la Tuba ci ha presentato un brano, spiegando come lo stesso strumento possa, diversamente del suo ruolo nella banda, essere impiegato. Sempre Lorenzo con Marina “Tuba e Flauto” ci hanno presentato “Aria sulla IV corda di J.S. Bach. Infine Marina e Stefano “flauto e chitarra” hanno chiuso la serata con “Yesterday” il famoso brano dei Beatles.
Un piccolo rinfresco ha chiuso come sempre la piacevole serata. L’appuntamento è per il 7° incontro organizzato dall’Istituto Comprensivo di Como-Albate presso l’aula magna in P.zza IV novembre ad Albate il giorno 4 aprile 2014 alle ore 21.00
E non dimenticatevi di portare il vostro libro da leggere…