Presentazione calendario 2013
Siete tutti invitati alla serata di presentazione del calendario Agorà 2013.
Alla serata parteciperà il dott. Lorenzo Marazzi , storico, che presenterà “La Strada Regina” , da Camerlata a San Fedelino.
Siete tutti invitati alla serata di presentazione del calendario Agorà 2013.
Alla serata parteciperà il dott. Lorenzo Marazzi , storico, che presenterà “La Strada Regina” , da Camerlata a San Fedelino.
Predisporre il calendario 2012 è stata un’impresa ardua.
Il tema individuato (alberi, fiori, cespugli…) ha da subito suscitato grande interesse e tantissime sono state le foto che ci sono pervenute. Segno significativo di un’attenzione verso la natura, ma anche di un legame “naturale” che ci collega profondamente a tutto ciò che è “flora”.
E d’altro canto: proviamo ad immaginare la nostra Albate priva di quella meravigliosa dote “naturale” che sono i boschi del monte Goi e della Valbasca, o la brughiera della zona sud e subito ci sentiremmo orfani di qualcosa di essenziale.
Dovremmo risalire a molte migliaia di anni or sono (50.000 per la precisione), al termine delle glaciazioni che sommersero il territorio comasco in una coltre di ghiaccio: il brivido della storia nasce già da lì, nell’immaginare il lento percorso di popolamento di piante ed arbusti nella desolata landa post-glaciale.
La presenza invitante e riposante dei nostri boschi allieta la vista e tutti i sensi.
Ma anche all’interno del paese ci accorgiamo di quante profonde sensazioni destano in noi le piccole, meravigliose manifestazioni di vegetali. Ce lo ricordano le immagini di questo calendario, che mese per mese scandiscono in Albate quelle tappe della natura che si dicono stagioni: le tante tonalità di verde di un prato punteggiato da bianche margheritine e le intense sfumature di rosa dei prugni in fiore nel giardino dell’asilo nido di via Longhena, il tenace, eppure gentile abbarbicarsi di un glicine sul muro della cascina Mandotti, la solare macchia di una forsizia ai piedi della chiesetta di Trecallo, la rassicurante presenza di un gelso nella piana del Bassone, l’occhieggiare di anemoni in un bosco di robinie in Valbasca, le silouhettes filiformi di alcuni ontani a Baraggia, un delizioso contorno di Lyquidambar al Maséé, la festa di colore di una surfinia sulla ringhiera di un antico cortile a Trecallo.
La cornice naturale trasforma il paesaggio urbano, rilancia fessure di luce, crea atmosfere di magica bellezza. Anche quando i mesi invernali spogliano gli alberi del loro mantello, anche allora i rami nudi sembrano evocare misteriosi momenti o sottolineare con i bordi innevati uno scorcio di sentiero, un tetto, un campanile.
Lo spunto del nostro calendario diventa allora suggerimento a trarre fino in fondo godimento interiore dalla variegata presenza di alberi, fiori, arbusti per prendere fiato “dentro” rispetto alla desolazione grigia di un cemento che si allarga sempre di più nelle periferie, appiattendo sensazioni e profondità interiori.
E nella fantasmagoria di colori trovare rinnovate emozioni con l’ambiente che ci sta attorno, perché essere fino in fondo in armonia con il Creato significa scoprire parti preziose del nostro essere (le radici, appunto!), e quindi essere fino in fondo umani. Che sia questo l’augurio per il Nuovo Anno!
Agorà, incontri culturali albatesi
Collezionare qualcosa fa certamente parte degli hobbies più diffusi, collezionare cartoline è altrettanto certamente un modo immediato e facile di “raccolta” ( almeno sino a quando le cartoline erano un mezzo diffusissimo di comunicazione delle proprie esperienze di viaggio o di villeggiatura).
Collezionare cartoline del tempo di guerra fa invece parte di qualcosa di più impegnativo e storicamente importante, perché travalica le sensazioni personali per diventare tessera di un affresco più grande e condivisibile.
La passione di Lorenzo Marazzi si è così tradotta (anche grazie alla cura di una zia che ha conservato tutte quelle di famiglia) in un amplissimo repertorio di “pezzi” significativi di un arco storico che dagli ultimi decenni dell’Ottocento giunge al 1945.
Una collezione eccezionale quella di Marazzi, oltre 900 “pezzi” di cui ha dovuto scegliere forzatamente un centinaio, che ha illustrato con la consueta dovizia di particolari sulle caratteristiche grafiche e i riferimenti storici.
Si tratta di immagini di elevato impatto: graficamente belle, alcune con punte di raffinatezza dal punto di vista artistico, rappresentano tutte il mezzo più usato per dare notizia di sé ai propri cari, un veicolo di comunicazione immediato in frangenti di particolare durezza come quelli delle guerre.
La singolarità della collezione Marazzi è quella di aver riunito per serie queste immagini: quelle con immagini tratte dalla Divina Commedia, quelle dei mesi, quella dei bimbi, quella singolare e raffinata di argomento femminile, e anche quelle con immagini fotografiche (tutta la serie dell’arresto, della condanna e dell’esecuzione di Cesare Battisti nella prima guerra mondiale) o di tipo propagandistico nella Seconda.
Se il diritto della cartolina ci porta a conoscere il mezzo esteriore di comunicazione, il retro ci porta a riflessioni più profonde e umanamente coinvolgenti: ciascuno può immaginare il dato umano di trepidazione, di dolore, di difficoltà terribili che facevano da sfondo a queste cartoline.
“Io sto bene e così spero anche di voi” era questo il messaggio più usuale, quello che, per non creare ulteriori ansie ai familiari, taceva il freddo, la fame, le marce estenuanti o le terribili attese nelle trincee.
Di questo mondo traspare poco nelle immagini accurate delle cartoline, ma è sufficiente un attimo di riflessione e ne scaturisce tutto lo spessore drammatico ed umano.
Siete tutti invitati alla serata di presentazione del calendario Agorà 2012.
In concomitanza il dott. Lorenzo Marazzi presenterà e commenterà una proiezione di rare cartoline relative alle guerre.